Il castello 

Veglia la città più a est d’Italia il Castello di Otranto, affascinante fortezza che guarda a oriente nel ricordo di attacchi saraceni.

Il Castello Aragonese è la roccaforte difensiva della città di Otranto, oggi scrigno di cultura e conoscenza che brulica di eventi e mostre di carattere internazionale.
Danneggiato, riparato e ricostruito, il forte ha visto modifiche già dopo l’assedio del 1067, ma fu in seguito allo storico attacco saraceno del 1480 che la struttura difensiva fu ampliata e dotata di torrioni con cannoniere.

Passeggiando tra le maestose mura è possibile apprezzare diversi particolari architettonici come le torri Alfonsina, Duchessa e Ippolita, il bastione detto Punta di Diamante, e la Sala Triangolare realizzata con tecniche difensive innovative che ne fanno uno degli esempi più importanti per l’architettura militare dell’epoca.

 

Ticket
Ticket  5 – gratis per Bambini
Ridotto a 2€ per scolaresche

foto D’Angelo

foto Pacella

Un pò di storia

La guerra di Otranto del 1480-81, i cui principali protagonisti sono il generale turco Gedik Achmet Pascià e don Alfonso Duca di Calabria, segnò il destino del castello di Otranto che, grazie all’intervento di Alfonso d’Aragona, fu completamente fortificato per consentire alla città di difendersi adeguatamente in caso di ulteriori attacchi nemici.

 

Architettura

Il Castello di Otranto, il cui primo nucleo fu danneggiato nel 1067, fu ricostruito da Roberto il Guiscardo e, nel 1228, da Federico II di Svevia, con la torre del corpo mediano cilindrico inglobata nel bastione a punta di lancia. Dopo il Sacco di Otranto del 1480, la struttura fu ulteriormente potenziata, ma l’aspetto attuale si deve ai Viceré spagnoli, che ne fecero un capolavoro di architettura militare con i due bastioni poligonali aggiunti nel 1580.

 

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